Il softair

Un’attività basata sull’onestà

Preludio

Per chi già lo ha provato sa bene di cosa si tratta. Ma chi legge per la prima volta queste pagina si chiederà: “Ah, ma voi siete i soliti guerrafondai o violenti che vogliono giocare a fare gli eroi?” Una frase del genere include un pregiudizio. E sappiamo tutti che prima di giudicare un hobby o una passione bisogna provarla.

Visto e considerato quindi che noi i pregiudizi preferiamo cestinarli, lasciamo qui di seguito cos’è per noi il softair, sperando che anche voi possiate capire il nostro punto di vista senza preconcetti.

Il softair, al di là dell’etica che alcuni considerano discutibile per il fatto che vengano impiegate delle repliche giocattoli delle armi, è solamente un gioco, e come tale non potrà mai danneggiare la società.

Come tutti i giochi ha le sue regole, le tecniche da imparare per poter giocare al meglio e imparare di conseguenza da esso.

Il giocatore di softair non è un invasato, un’egoista, uno schizofrenico, un malato della guerra.

È bensì un amante della natura, con il quale gioca in simbiosi, è altruista, gioca sempre in cooperazione con la squadra, rispetta gli altri e le cose che lo circondano. È scrupolosamente rispettoso delle regole che gli vengono imposte.

Le repliche utilizzate

Il soft air è ormai praticato da 15 anni se non di più qui in Italia. In quest’intervallo di tempo il gioco è cresciuto in maniera considerevole.

Adesso (ma già da qualche tempo a dire il vero) vantiamo di un’associazione nazionale (ASNWG) che coordina e rappresenta il gioco e tutti i club che vi aderiscono a livello nazionale. L’ASNWG è riconosciuta dal CONI, mentre il gioco del soft air è in procinto di essere riconosciuto da quest’ultimo.

L’espansione di questo sport ha permesso alle ditte Giapponesi, Cinesi (ma non solo) produttrici delle repliche, di estendere il loro mercato qui in Italia con prezzi accettabili ed ultimamente molto onesti.

Il mercato offre ormai una vasta gamma di repliche delle armi da guerra: i fucili molto richiesti e che riscuotono molto successo per la loro linea e per il loro impiego nelle guerre reali dalle truppe di tutto il mondo è la serie Colt, come ad esempio l’M4A1 RIS. Un altro modello è il Kalashnikov, conosciuto anche come AK-47.

Ma ci teniamo a precisare che sono solo giocattoli, ovvero repliche che rispettano pienamente i limiti e la regolamentazione imposta dalla legge italiana! Questi fucili sparano innocui pallini biodegrabili del diametro di 6 mm, che quando colpiscono un essere umano provocano solo un leggero pizzicotto!

Il metodo di propulsione dei pallini è il seguente:
 un pistone azionato da un motorino elettrico (alimentato da una batteria) comprime l’aria nel cilindro per sparar fuori il pallino dalla canna del fucile, il tutto con una potenza limitata.


La legge impone un limite di potenza per tali fucili (il limite per essere considerate armi giocattolo inoffensive è 1 joule), dato che questi fucili possono venire elaborati per offrire maggiori distanze di copertura della raffica e maggiore precisione. Oltre il joule di potenza il fucile diventa fuorilegge e soprattutto pericoloso.

Si è sentito dire in giro che questi fucili possono essere convertiti in fucili veri, quindi con elevato potere di perforazione. NIENTE DI PIÙ FALSO.

Gli involucri dei fucili, gli alloggiamenti interni e soprattutto i materiali utilizzati (plastica e metalli teneri) non consentono assolutamente di intraprendere una operazione del genere.

Vuoi provare il Softair?

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